25 Aprile 2024

E’ andata contro le previsioni, che davano per vincente Bonaccini alle primarie del PD.
Invece ha vinto la Schlein, spostando così il peso politico del PD verso sinistra, verso una futura possibile fusione con il Movimento 5 Stelle e le frange della sinistra vetero comunista.
E che la Schlein sia una VERA comunista pare fuori discussione, in chiave verde, invece che rossa, perché la classe operaia è ormai tutta in Paradiso, ma i comunisti no, perché le religioni, ancorché laiche, sfidano il logorio del tempo. Ed oggi la bandiera comunista è verde, pur senza abbandonare il rosso per ragioni sentimentali.
La Schlein ha vinto anche grazie all’assenteismo di gran parte della sinistra alle primarie: l’assenteismo premia sempre le frange estreme negli schieramenti politici, perché proprio perché espressione di sentimenti politici più accesi la partecipazione alle occasioni elettorali è più numerosa e determina la vittoria elettorale di minoranze numeriche che diventano maggioranze politiche.

Ormai è fatta: il PD andrà a sinistra ed una parte dei suoi suoi elettori scivolerà a destra, presumibilmente con Renzi e Calenda, in quello che si autodefinisce movimento liberale, mentre è una formazione socialdemocratica, erede di una tradizione italiana radicata nel ‘900.
E’ un male tutto questo? No: contribuisce a fare più chiarezza nel quadro politico.
I nuovi temi della sinistra, pseudo ecologista, lgbt, pro migranti, ecc, esistono, toccano la sensibilità di ampi strati della popolazione, purtroppo, e debbono trovare una loro rappresentanza politica coerente.
Questo spostamento a sinistra del quadro politico DEVE stimolare processi evolutivi anche nella destra politica italiana, a partire da Forza Italia, un NON PARTITO, perché è soltanto, da sempre, la CORTE di Silvio Berlusconi, una mummia che parla, e straparla, e che va definitivamente consegnata alla Storia.
La sua Corte dovrebbe finalmente decidersi ad abbandonarlo al suo destino, in massa, dando vita ad una nuova formazione politica provvisoria, che raccolga le forze sparse dei berlusconiani e si organizzi per la costruzione di un polo politico liberal simile capace di raccogliere in se elementi credibili della società italiana, puntando ad una SVOLTA ITALIANA a destra, che vada ben oltre la vecchia destra becera, di origine fascista, per esprimere una nuova DESTRA LIBERALE, europeista, ma nazionalista al tempo stesso, europeista perché la nostra collocazione è in questa Europa, ma nazionalista quanto basta per mettere in primissimo piano gli interessi nazionali, trascurati da sempre, collocandoli all’interno di una NUOVA EUROPA, una Europa di SVOLTA, capace di contrastare le dilaganti politiche di questa sinistra travestita di verde, ma popolata dai comunisti di sempre, quelli che accampano DIRITTI, tra i quali spicca da sempre quello di campare alle spalle di chi produce ricchezza, eredi di quel Robin Hood che aveva un senso nell’epoca in cui si collocava, ma ne ha molto meno in epoca moderna.

La sinistra esiste perché esiste una CATTIVA DESTRA, quella becera, quella priva di cultura, quella che pensa soltanto ai propri interessi immediati e se ne frega di tutto quello che non entra nelle sue tasche.
Quella destra è terreno fertile per la crescita della sinistra.
Una DESTRA MODERNA deve essere LIBERALE quanto basta a ristabilire i valori fondativi dello sviluppo economico dell’umanità, che si chiamano LAVORO, PRODUZIONE, REGOLE POCHE E CHIARE, COMPETIZIONE, LOTTA AI MONOPOLI.
E deve essere tuttavia consapevole della sua collocazione nel SOCIALE, cioè in un contesto umano che non può sempre rispondere ai canoni ascritti allo HOMO PRODUCTIVUS, ma che è comunque parte rilevante del contesto umano in cui la vita produttiva e costruttiva degli altri si svolge.
E deve essere consapevole del fatto che il mondo delle imprese private non offre tutte le risposte ai bisogni della società moderna, perché è giustamente mosso da interessi circoscritti alle imprese, mentre le infrastrutture che le circondano, e ne rendono possibile l’esistenza, vanno oltre gli interessi d’impresa, e possono, e debbono, fare capo a strutture di controllo e sviluppo pubbliche, finanziate col reddito di tutti i cittadini produttivi.
Un orientamento politico che, a grandi linee, potrebbe fare riferimento al pensiero di Luigi Einaudi, aggiornato alle grandi sfide del mondo attuale, che vanno anche ben oltre i confini nazionali, e ci collocano in un pianeta sovrappopolato, devastato da conflitti interni ed esterni ai singoli stati, con scenari di guerra sempre più preoccupanti, scatenati dal conflitto russo-ucraino, che ha scoperchiato il vaso di Pandora, portando alla nostra attenzione anche i tanti altri conflitti dimenticati, ciò che ci offre uno scenario di guerra totale, planetaria, descritto dai tanti focolai di guerra suscettibili di unirsi tra loro in una deflagrazione più estesa.

Si, è tempo di SVOLTA, per noi Italiani e per tutti gli Europei.
Non si può più scherzare: l’oppio del benessere ha addormentato le coscienze, degradato la formazione culturale delle persone, ridotto la capacità cognitiva della gente, ormai consegnata ad automatismi nei comportamenti di massa, come di quelli individuali, di cui si è persa la consapevolezza.
Il mondo occidentale appare in grave decadenza, ed il mondo esterno produce solo disperazione, fughe di massa verso un Eden che non c’è, portando con se le sue malattie, non una speranza di guarigione.

E’ tempo di SVOLTA, è tempo di reagire: chi ne ha ancora la forza, lo faccia.

Ing. Franco Puglia
27 febbraio 2023




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