20 Aprile 2024

PUNTI FERMI

I PUNTI FERMI DI UN PROGRAMMA POLITICO RIVOLUZIONARIO PER L’ITALIA

Le cose da fare sono infinite, ma alcune cose vengono prima di qualsiasi altra, a cui sono propedeutiche. Vediamo.

  1. NON ESISTONO DIRITTI ACQUISITI.
    La legge deve potere SEMPRE cambiare una legge pregressa, senza eccezioni.
  2. I LAVORATORI SONO TUTTI UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE.
    Cancellare ogni differenza contrattuale di fondo tra lavoratori pubblici e privati.
  3. RAPPORTI DI LAVORO TUTTI A TERMINE, A TEMPO INDETERMINATO.
    Significa che un rapporto di lavoro persiste sino a quando persiste il reciproco interesse. Trattandosi di un rapporto di natura contrattuale l’interruzione del rapporto deve SEMPRE determinare un congruo indennizzo a carico di chi decide l’interruzione, come stabilito da apposita legge.
  4. IMPOSTE A CARICO DELLE SOLE PERSONE FISICHE.
    Vanno soppresse le imposte a carico delle imprese come tali. Le imprese debbono pagare soltanto tasse di scopo, corrispettivo di precisi servizi resi dalla Pubblica Amministrazione. La distribuzione dei redditi d’impresa è sottoposta a rigoroso controllo fiscale.
  5. FISCALITA’ IMPOSTA DALL’ENTE PUBBLICO CHE FORNISCE IL SERVIZIO.
    Significa che lo Stato può imporre soltanto tasse destinate a finanziare la spesa statale, mai quella regionale o cittadina. Regioni e comuni debbono imporre tasse locali a copertura delle loro spese locali. La perequazione a carico dello Stato va dettagliata e giustificata a bilancio.
  6. PREVIDENZA SOCIALE ED ASSISTENZA SOCIALE SEPARATE.
    Debbono fare capo ad enti diversi tra loro. Il bilancio previdenziale DEVE essere in pareggio strutturale: uscite uguali alle entrate. Il bilancio assistenziale deve essere a carico dello Stato, non degli enti locali, in base al principio di uguaglianza tra i cittadini.
  7. MAGISTRATURA INDIPENDENTE SOLO IN SEDE GIUDIZIALE.
    La carriera dei magistrati deve essere sottoposta al controllo del Parlamento, a maggioranza qualificata. Il magistrato non all’altezza del suo compito, secondo il giudizio parlamentare, deve decadere dal suo incarico.
  8. PAREGGIO DI BILANCIO PUBBLICO: INDEBITAMENTO SOLTANTO CON VOTO PARLAMENTARE A MAGGIORANZA QUALIFICATA.
    I governi debbono governare con i soldi che ci sono, non con quelli che non ci sono.
    Deroghe soltanto se approvate dai 2/3 dei parlamentari.
  9. PRIVATO TUTTO CIO’ CHE NON HA CARATTERE DI MONOPOLIO. PUBBLICO TUTTO CIO’ CHE NON E’ CONTENDIBILE.
    Vanno impediti i monopoli privati, come vanno vietate le imprese pubbliche in condizioni di concorrenza.
  10. SANITA’ PUBBLICA COME SOSTEGNO ECONOMICO UGUALE PER TUTTI.OPERATORI SANITARI PRIVATI IN CONVENZIONE STATALE.
    Il cittadino deve avere diritto ad una assistenza sanitaria proporzionata da parte di strutture sanitarie in concorrenza tra loro, con costi a carico della fiscalità generale, sostenuta da una tassa di scopo sanitaria, con aliquota fissa sul reddito.
  11. FORMAZIONE SCOLASTICA PRIVATA PER TUTTI, CON CONTROLLO STATALE.
    Abolizione della suddivisione tra scuole pubbliche e private.
    Costi di formazione a carico dello Stato, in tutto o in parte.
    Controllo statale di congruenza tra costi di formazione e risultati.
  12. DENUNCIA DEL TEOREMA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI DA CO2 E RITORNO ALL’IMPIEGO DI OGNI FONTE POSSIBILE DI ENERGIA, CON ABBATTIMENTO DEGLI EVENTUALI INQUINANTI.
    Va smascherata la truffa ecologista, anche contro le posizioni europee, impiegando il massimo rigore nel controllo delle emissioni in atmosfera.

    Ing. Franco Puglia
    31 gennaio 2023
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