LA GUERRA DEI MONDI
No, non voglio parlare di un film di fantascienza, né di extraterrestri e di un potenziale rischio di invasione da parte di fantomatici abitanti di altre galassie. No: voglio parlare dei DIVERSI MONDI che descrivono il nostro pianeta, che è uno solo, sotto il profilo geofisico, ma è plurale sotto il profilo umano, culturale ed ambientale. Gli esseri umani non sono, da sempre, un insieme omogeneo: l’umanità è formata da diverse etnie, che in passato si potevano chiamare “razze”, ma adesso il termine è stato bandito dal vocabolario, per cui esiste una sola razza umana, e suppongo, a questo punto, non diverse razze canine, ma solo diverse etnie canine, o varietà canine, ma razze mai… Perdonate il sarcasmo su tanta ipocrisia verbale.
Ma quello che conta davvero non sono le diversità etniche in se, ma quelle culturali, che sono anche determinate dalle origini geografiche e dalla storia dei diversi popoli. Culture caratterizzate da attitudini proprie, spesso ben distinguibili, e da convinzioni religiose, alcune a carattere più che altro formale, per ragioni storiche, altre a carattere essenzialmente filosofico ed altre a carattere più squisitamente politico e di potere. La Cina è una potenza economica mondiale, ma chi sa dire quale religione la caratterizzi oggi? Il mondo occidentale, Europa ed Americhe, è caratterizzato da un’impronta religiosa di origine cristiana, nelle sue diverse declinazioni. Il mondo asiatico e nordafricano è caratterizzato dalla religione musulmana, quella con il carattere più visibilmente politico, almeno oggi. Fa mondo a se quello ebraico, fortemente legato alla sua tradizione religiosa storica, da cui deriva il cristianesimo.
In altre regioni del mondo, a partire dall’India, le religioni sono legate alle origini ancestrali della loro cultura, per chi conserva quei legami, mentre altre persone sono agnostiche o fedeli di altri credi religiosi citati in precedenza. Ma le religioni non sono il solo elemento distintivo dei diversi mondi: esistono anche delle religioni LAICHE, cioè senza riferimenti divini, soprannaturali, e tuttavia si esprimono come movimenti religiosi: movimenti politici come il nazismo e fascismo, o il comunismo, sono stati né più né meno che movimenti politici fideistici, quindi di stampo religioso. Ed oggi dobbiamo fronteggiare anche una nuova fede che ha certamente uno spiccato carattere politico ed è quella VERDE, formata da quanti si sono convinti che gli esseri umani stiano alterando gravemente il clima del pianeta con le loro attività, conducendo l’umanità verso una catastrofe.
Le religioni, tutte, hanno sempre bisogno di un colpevole: il Cristianesimo ha concepito il diavolo, il male personificato, che alberga in tutti noi. Non so bene come sia per i musulmani ma credo che anche loro concepiscano dei demoni ed a questi hanno aggiunto un demone molto ben riconoscibile, come Hitler, ed altri, in passato: il mondo ebraico. Anche il mondo occidentale, USA in testa, ha avuto il suo demone nel comunismo, un demone oggi sconfitto, almeno nella sua organizzazione materiale di massa, ma sostituito da altri che, guarda caso, sono gli stessi che prima agitavano la bandiera rossa, che oggi è diventata verde.
Ma i MONDI umani del pianeta hanno anche altre caratteristiche che li distinguono: ad esempio la forma di governo, totalitaria oppure para-democratica, che produce allineamenti su sponde opposte, alleanze tra totalitarismi, da una parte, e stati democratici dall’altra. Vedasi il caso del conflitto russo-ucraino, con la Russia sostenuta dalla Cina, dalla Korea del Nord, dalla Turchia (pur parte della Nato), dal Brasile di Lula, ecc. Analogamente per il conflitto arabo-israeliano, dove, guarda caso, la Russia è schierata con i Palestinesi mentre Europa ed USA con Israele.
Nel conflitto tra tutti questi mondi giocano interessi economici importanti, interessi geopolitici e di assonanza politica, oppure assonanze religiose, come è il caso della Turchia verso il mondo musulmano, anche se poi all’interno di alcuni mondi non mancano conflitti palesi, come quello tra i musulmani Sunniti e gli Sciti iraniani, e non solo. E trasversalmente a tutto questo è ormai palese la frattura, che si sta allargando, tra la religione VERDE e quanti invece non si riconoscono in questo nuovo credo.
Le parti in causa in questo conflitto di MONDI si sono virulentate in questo periodo storico, ed il conflitto si è trasformato in guerra sanguinosa in Ucraina ed in Palestina. Una guerra che sembra sempre più difficile confinare, perché non si intravvedono sbocchi compatibili con compromessi accettabili dalle parti in gioco. L’allargamento del conflitto appare sempre più probabile ed inevitabile.
Trasversalmente le armate VERDI sono sempre più aggressive: il fenomeno è principalmente europeo, ed in parte americano, mentre non coinvolge molti altri paesi nel mondo, salvo la Cina, ma solo in chiave di produttore interessato ad alimentare l’economia VERDE che ingrassa le sue casse in esportazione.
Dalla parte opposta, chi non indossa la camicia verde, appare agnostico, per ignoranza, per incapacità culturale ad affrontare la problematica sfrondandola di tutte le sue incrostazioni ideologiche e dei falsi che inevitabilmente la accompagnano. Altri, come me, cercano di reagire, con i mezzi di cui dispongono, ma si tratta ancora di minoranze, mentre la massa subisce passivamente le nuove politiche, senza rendersi ancora conto dell’abisso in cui sta per precipitare. Anche questa è UNA GUERRA, ed i bombardamenti quotidiani non si fanno con i droni o con i missili, ma con i MEDIA di comunicazione, tutti, senza eccezioni, mentre anche il mondo imprenditoriale cavalca stupidamente questa tigre di carta immaginando di poterne trarre profitto, e gli oppositori non dispongono di strumenti idonei ad opporsi ed a rendersi visibili.
Come nel caso del Medio Oriente, i nodi, prima o poi, vengono al pettine: la situazione dell’area palestinese ed israeliana è tutt’altro che nuova, ma nessuno ha mai saputo e/o voluto trovare una soluzione duratura, quale che fosse. Il conflitto sanguinoso temuto da sempre, oggi, è realtà bellica, con decine di migliaia di morti. La Russia di Putin è il prodotto della disgregazione dell’URSS e dell’incapacità russa ed occidentale di costruire una nuova realtà russa, capace di seppellire i fantasmi del passato, che Putin, invece, ha puntualmente reincarnato. La rincorsa alla decarbonizzazione, che è il nuovo mantra europeo, ci conduce dritti dritti alla deindustrializzazione ed alla cessione di sovranità nazionale di fatto a paesi lontani come la Cina, una sovranità già largamente ceduta da anni, trasformando la Cina nel produttore mondiale di TUTTO, accettando una dipendenza che, da produttiva, diventa anche politica, non potendo più tagliare questo cordone ombelicale senza produrre ingenti danni.
E mentre tutto questo accade i popoli dormono, anestetizzati, incapaci di reagire, perché neppure più riescono ad identificare IL NEMICO, e soccombono lentamente, assopiti nella loro inedia.
Io mi batto senza sosta, col solo strumento di cui dispongo: il mio cervello e le mie parole, nella speranza che i semi dispersi nel vento trovino prima o poi un terreno fertile e comincino a germogliare.
Ing. Franco Puglia – 18 Aprile 2024