La destra politica al governo porta con se le promesse di riforma fiscale più volte sbandierate in campagna elettorale e durante gli scorsi anni. In queste prime settimane di governo hanno fatto solo timidi passi, ma l’idea di fare una VERA riforma fiscale rimane. Su quali basi?
In campo la FLA TAX, aliquota IRPEF unica, già adottata per le partite IVA sino ad 85.000 € annui di reddito. Ma per tutti gli altri?
Le opzioni sono:
1. La FLAT TAX per tutti (ma con che aliquota, e che perdita di gettito per lo Stato, quindi con quali tagli di spesa e dove?
2. Un’IRPEF a scaglioni (si parla di tre) come quella attuale, ma con altri provvedimenti di contorno.
3. Ma c’è una terza ipotesi, la migliore, ben descritta anche in un libro di Nicola Rossi, del Bruno Leoni, che la chiama ancora flat tax ma è altro: una sola aliquota ma con una robusta detrazione che trasforma il carico fiscale reale in una imposta progressiva col reddito che, però, ha un tetto in quella aliquota, mentre per i redditi più bassi può raggiungere una tassa uguale a zero, o addirittura negativa.
Un esempio per la terza ipotesi:
– reddito imponibile di 25.000 € annui; aliquota unica 35%; detrazione fissa 6.000 €.
IRPEF = 25.000 x 35% – 6.000 = 2.750 €. Carico fiscale: 2.750 / 25.000 = 11%
– reddito imponibile di 35.000 € annui; aliquota unica 35%; detrazione fissa 6.000 €.
IRPEF = 35.000 x 35% – 6.000 = 6.250 €. Carico fiscale: 6.250 / 35.000 = 17,85%
– reddito imponibile di 85.000 € annui; aliquota unica 35%; detrazione fissa 6.000 €.
IRPEF = 85.000 x 35% – 6.000 = 29.750 €. Carico fiscale: 23.750 / 85.000 = 27,94%
Su questo sito trovate anche una proposta di riforma fiscale molto articolata, basata su questa terza opzione.
Ing. Franco Puglia
26 gennaio 2023