27 Luglio 2024

PROPOSTA DI RIFORMA DELL’IMPOSTA SULLE PERSONE FISICHE

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La fiscalità italiana è caotica, incostituzionale, oppressiva, depressiva dello sviluppo economico, perciò vulnus centrale dei problemi del paese. Sono circolate diverse proposte su una FLAT TAX da parte del centro-destra, proposte che, in assenza di precisazioni, si prestano ad essere interpretate come un regalo alle classi più abbienti del paese (aliquota fissa del 15% o 25%) con aggravio delle classi più disagiate.
La norma introdotta dal governo Meloni è un passo avanti parziale in quella direzione, ma limitato alle sole partite IVA.
Un ottimo libro di Nicola Rossi, dell’Istituto Bruno Leoni, offre una ben diversa interpretazione della FLAT TAX, ma non è esaustivo e non rappresenta ancora una proposta organica di riforma fiscale.

La proposta di Svolta Europea che è possibile scaricare da:
Proposta di riforma dell’imposta sulle persone fisiche  offre invece una visione più organica e strutturata di un possibile progetto di riforma fiscale, fondato su una sola aliquota di calcolo dell’imposta sulle persone fisiche ma anche su una consistente detrazione delle spese del cittadino, sino a 15’000 €/annui, in ossequio al dettato dell’Art. 53 della Costituzione e con il preciso obiettivo di creare un conflitto di interessi tra consumatori e produttori di beni e servizi, unitamente ad una riduzione dell’uso del contante per pagare le spese detraibili.  

La sostanziosa detrazione delle spese determina inoltre una progressività del carico fiscale che grava sui contribuenti, con un limite di non imponibilità fiscale fissato a 15’000 € annui ed un contributo di sostegno per i redditi inferiori, tanto maggiore quanto minore è il reddito. Allo stesso tempo il carico fiscale IRPEF non eccede il 30% del reddito imponibile, per qualsiasi reddito, per quanto elevato.

Ing. Franco Puglia

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